giovedì 17 dicembre 2020

Libri di Natale per bambini

 Ho pensato di fare una lista di libri di Natale per bambini

Sono solo alcuni dei miei libri preferiti, in giro c’è ne sono migliaia, ma alcuni fanno parte dei nostri Natali. Vi incoraggio a leggere storie di Natale in questo periodo ai vostri bambini oppure a regalare un libro di Natale che poi rimarrà come un ricordo. I libri sono preziosi strumenti per costruire ricordi preziosi.

Un canto di Natale di Charles Dickens 

La conosciamo tutti, hanno fatto film in 3d, film con topolino e altre mille versioni. Ma io credo che la storia sia sempre attuale e meravigliosa. Scrooge e i suoi spiriti hanno insegnato il vero significato del Natale a generazioni.















Come il  Grinch rubo il Natale dr Seuss 

Un altro classico. All’estero è molto famoso, meno in Italia, almeno io non lo conoscevo. Hanno fatto un sacco di film, L ultimo uscito l’anno scorso. La storia racchiude il vero significato del Natale: dopo aver rubato tutto, regali, luci, il Grinch si domanda come facessero le persone a cantare lo stesso. Non hanno forse capito cosa ha fatto loro? Ma il Natale è altro, viene dal cuore!









Lo schiaccianoci  di George Balanchine 

Ho conosciuto prima la musica e poi la storia. Bellissima fra L altro. Storia molto carina, anche se forse con meno significato. Il film poi L ho trovato orrendo. Comunque Clara che balla con i topi è un evergreen.









Rudolph la renna col naso rosso

Non sono sicura che esista la traduzione in Italiano, all’estero è molto famosa. C’è una canzone che i miei figli amano molto ( e anche io). La renna più importante di tutte dal naso rosso.












Il mondo segreto di Babbo Natale di Alan Snow

Ti sei mai chiesto cosa fa Babbo Natale mentre tu dormi? Ha davvero il tempo di controllare se ciascun bimbo è stato buono o cattivo? E, dubbio ancora più grave, che cosa succede realmente ai bambini "meno buoni"? Sono solo alcune delle domande alle quali non hai mai avuto risposta... 

bellissima idea per i più curiosi 
















Stick man di Julia Donaldson oppure  chiamato Bastoncino. 


Famoso all’estero dallo stesso creatore del Graffalo hanno fatto anche un film. Interessante come messaggio della famiglia, dell’appartenenza, concetto molto sentito soprattutto in questo periodo.









Il coniglietto di Natale di Nadja e Olga Lecaye


C'è stata un'abbondante nevicata e Babbo Natale non è riuscito a trovare la casa di Coniglietto per lasciare i regali. Coniglietto decide allora di partire alla ricerca di Babbo Natale. Durante il viaggio incontrerà dei nuovi amici e con loro riuscirà nella sua missione natalizia.








Il lupo che non amava il Natale di Orianne Lallemand


A Lupo non piace il Natale. A dire il vero, questa giornata gli fa venire mal di testa! Ma, quando arriva il 24 dicembre, i suoi amici sono decisi a fargli godere la festa. Dopotutto... Natale è Natale! 








Il piccolo lord Fauntleroy di F. Burnett

Bellissima e tristissima storia. Mi ricordo di aver guardato il film mille volte. Era un classico all ultimo dell anno che passavo a casa di mia nonna mentre i miei genitori uscivano. 











Lettere di Babbo Natale di John Tolkien 

Le lettere di Babbo Natale, anche note come Lettere da Babbo Natale, scritte da J.R.R.Tolkien e pubblicate per la prima volta nel 1976 in lingua originale, e in Italia nel 1980, sono una raccolta di lettere fittizie attribuite a Babbo Natale. 



mercoledì 16 dicembre 2020

Holy fools di Joanne Harris

 Il titolo in italiano ( a mio parere orrendo) è La donna Alata. In inglese significa Stupidi santi, molto più appropriato.

Questo romanzo della Harris è ambientato nel 1610 in Francia. Juliette viene cresciuta da zingari, poi si unisce ad una compagnia di artisti di strada. Il capo è Guy, personaggio ambiguo. A sedici anni Juliette se ne innamora e lo segue. Finché, tradita dall'amante e stanca per le continue traversie, non si rifugia con sua figlia Fleur nell'Abbazia di Sainte-Marie-de-la-Mer, un piccolo convento isolato dal resto del mondo, a due miglia dall'Atlantico. Ma la morte dell'anziana badessa, sostituita da una bambina di soli dodici anni, e l'inatteso ritorno di Guy portano nuovi guai.

Ho acquistato questo libro al mio negozio di seconda mano preferito. Conoscevo già L’autrice, famosa per Chocolat. Della Harris ho letto anche Le scarpe Rosse e Tre Quarti D arancia.

I protagonisti sono sempre donne, con un carattere forte, pronte ad affrontare la vita da sole. Anche in questo libro Juliette è una donna forte e sola. Il suo antagonista però è un uomo che lei ama, ma che è un personaggio negativo. Si può amare qualcuno nonostante si sappia che sia una cattiva persona, un truffatore? L ambivalenza qui è forte, Juliette è il personaggio positivo, ma nel profondo non è molto diversa da Guy. Chi non ha peccato scagli la prima pietra, questo è il tema ricorrente dell’autrice che non smette di rammentarci che c’è una parte buona e una oscura in ognuno di noi.

Purtroppo, nonostante le buone intenzioni, non ho trovato il libro molto interessante, anzi in certe parti noiose. 

Lo potrei consigliare a chi ha amato Chocolat perché ha delle somiglianze, ma a mio parere manca di emozione. Ecco non mi ha emozionato. Solo alla fine un pochino ma non abbastanza per decidere di tenerlo nella mia biblioteca. 

Quindi lo passerò a qualcuno altro.

Voto: 5.30

Un beso atutti 


Chiara 

 

domenica 25 ottobre 2020

Ematite di.....

 Lo so non si dovrebbe fare, non è professionale. Dovrei farlo fare da qualcun altro, ma in fondo chi se ne frega.

Fate finta che non conoscete L autrice.

La verità è che avendo finito L ultimo libro la settimana scorsa non ho avuto tempo di  comprarne un altro così mi sono messa a rileggere questo. Ci credete, non L ho mai fatto, è la prima volta che rileggo un mio libro. L ultima pagina dice “finito di stampare nel ottobre 2010”. Sono passati 10 anni. Non ci credo ancora. 


Ho iniziato per curiosità, con L atteggiamento di una mamma verso un figlio piccolo, ancora immaturo e mi sono accorta continuando a leggere che in realtà alcuni pezzi erano scritti bene. Mi aspettavo di sorridere della mia incapacità e invece mi sono sorpresa. Mi è piaciuto!

Per chi non lo avesse letto, Ematite è un romanzo fantastico, ambientato in Italia e in Mongolia. Paolo infatti incontra una ragazza in Università che gli cambierà completamente la vita. Lo avvicinerà ad un mondo pieno di spiritualità e di storia. Un grande spirito del passato vive in lui è lo aiuterà a proteggere la ragazza che ama. La storia si fa incalzante via via che si procede fino a culminare in un finale romantico.

È adatto a chi ama le storie soprannaturali, A chi ama gli spiriti e le culture asiatiche e le loro leggende. Io stessa nello scrivere mi sono appassionata a questa cultura così radicata nelle tradizioni passate da padre a figlio. Tutto quello che viene infatti raccontato nel libro è frutto di ricerche approfondite e storie che esistono realmente nelle loro cultura. 

Il libro è nato dal fatto che mio figlio ha una “macchia mongolica” sul fondo schiena che pare sia tipica di quelle zone. Ovviamente nessuno di noi è mai stato lì così ho cominciato a fare ricerche. 

Il libro ovviamente non pretende di essere un capolavoro, è stato scritto per me e poi mi hanno convinto a cercare di pubblicarlo. Così ho fatto. La casa editrice non si è occupata dell editing, Della correzione o del marketing. Ha solo preso i soldi della pubblicazione e tanti saluti. A distanza di 10 anni mi piacerebbe correggerlo e magari tradurlo in inglese. Chissà, magari qualcuno un giorno lo leggerà e ne farà un film. Sarebbe il mio sogno. Nel frattempo stringo al petto i miei personaggi, così cari Come se li avessi conosciuti davvero. E in realtà uno lo conosco, vive con me da 13 anni. Mi piace pensare che un giorno mio figlio possa diventare come il protagonista del mio romanzo.

Un beso

Chiara



venerdì 16 ottobre 2020

Jilted di Rachael Johns

 Forse è vero che quando trovi un libro che ti prende lo leggi tutto D’un fiato indipendentemente dai tuoi impegni. Questo è successo a me durante L ultima settimana quando ho dormito poco e fatto pochissimi lavori in casa perché dovevo finire questa storia.

Questo libro credo mi sia stato regalato dal gruppo di scambio della zona ed è rimasto sulla mia mensola per mesi. Come sapete odio avere un libro non letto per cui finalmente è arrivato il suo turno. Non sapendo chi fosse l’autore ( come al  solito) ho letto il retro scoprendo che anche questo libro era ambientato in Australia. Il secondo in un mese, ho pensato. Ma non solo, è ambientato a Perth, la mia città. Incredibile! Mai successo. In 40 anni avrò letto centinaia di libri Di tutti i tipi e questo è il primo ambientato dove abito io.

L’autrice ha scritto parecchi romanzi ambientati nell Australia rurale, ma credo che nessuno sia mai stato tradotto in italiano, ed è un vero peccato perché scrive molto bene, e la storia è molto bella. ( da record di lettura direi). Fra l’altro vive qui quindi penso che le scriverò per farle i complimenti direttamente. Per esperienza personale so che ricevere complimenti fa sempre piacere.

La storia inizia con una ragazza che torna al suo paesino dopo 10 anni, dopo aver lasciato sulla’ altare il suo fidanzato. Non posso dirvi di più altrimenti vi toglierei il bello. È molto emozionante, carico di sentimenti, romantico. 

Insomma non ho bisogno di spiegarvi a chi lo consiglierei, ahaha. Ma al di là di questo chiunque voglia avere un idea della vita comune in Australia, l’Australia vera, leggendo questo libro è in grado di capire e percepire odori e colori che sono difficili da spiegare. Tutti possono descrivere una città, ma pochi riescono a spiegare come la vita semplice di un paese di provincia ti possa entrare nell’anima e farti apprezzare anche le cose apparentemente noiose o scontate come un tramonto.

Questo libro lo paragonerei a Non Lasciarmi Andare di Jessica Sorensen, se lo avete letto avete capito. E esattamente lì verrà posizionato nella mia libreria. Spero inoltre di poter leggere ancora qualcosa della Johns nei prossimi mesi, per rimanere nella stessa atmosfera che mi ha accompagnato durante questa assurda settimana durante la quale non riuscivo a smettere di leggere. E voi conoscete bene questa sensazione vero?

Voto 9

Un beso alla prossima


sabato 10 ottobre 2020

Sweet Wattle Creek di Kaye Debbie

 Finalmente ho finito un altro libro. Lo so, sono lenta ma avendo un lavoro, famiglia e impegni davvero non riesco a fare di meglio. 

Questo volta il libro L avevo comprato al mio negozio di seconda mano preferito. Credo di averlo scelto per il titolo o la copertina. Il wattle è una pianta tipica australiana somigliante alla mimosa, ha un colore bellissimo. Ho una pianta di wattle proprio nel mio giardino.

L’autrice, come avrete capito, è australiana. Sono molto contenta di aver scelto un autrice di qui per due motivi: non conosco assolutamente la letteratura australiana e sono molto curiosa, inoltre non conosco la storia australiana e in questo libro ho trovato entrambi. Ci sono riferimenti a luoghi che conosco e amo, a territori, panorami a me ormai familiari, oltre a fatti storici che ignoravo. È stata una rivelazione per me, una sorpresa molto gradita e inaspettata. 

La storia è divisa in due tempi storici distinti. Il dopo guerra 1931 e il 1986. Il luogo è lo stesso: Sweet wattle Creek, un paesino nel Victoria, nel cosiddetto Bush australiano. Le protagoniste sono due donne, entrambe determinate ad affrontare il proprio destino, entrambe con un passato oscuro. Sophie è in fuga, Belle in cerca della verità. A tirare le fila un vestito da sposa che porterà Sophie sulle tracce di Belle. Le due storie molto diverse sono accomunate da una forza tutta al femminile, una volontà e una determinazione di cambiare un presente che non e più accettabile, sopportabile. Entrambe le due donne troveranno la loro strada non senza prima affrontare ostacoli emotivi intensi. 

La storia mi è piaciuta moltissimo, piena di intrighi, di incastri, di segreti da svelare. Mi sono trovata più volte a ipotizzare un finale che poi si è rivelato inatteso. L’autrice è statA molto brava a raccontare soprattutto la storia degli anni ‘30. La Depressione, la fame e L ignoranza della gente che tentava di tenersi quello che aveva per sopravvivere. I personaggi ben descritti, che si fatica a capire se siano positivi o negativi fino alla fine per via di segreti non svelati, parole non dette. I luoghi sono altrettanto ben descritti: si riconoscono gli odori e i colori australiani. 

Quindi non so se avete capito ma questo libro rimarrà nella mia libreria. Troverò un posto speciale per i personaggi di cui mi sono innamorata, con cui mi sono emozionata e arrabbiata. Credo che lo metterò accanto a Cime Tempestose, non so perché ma L atmosfera che mi ricorda è quella. Non preoccupatevi però, il finale è meno tragico. Va da se che le persone a cui consiglio questo libro sono le stesse che amano le storie d amore di un tempo, ambientate in luoghi lontani e caratterizzate da dialoghi semplici, e educati, anche quando la rabbia prevale. Un tempo in cui esprimere i propri sentimenti era un momento speciale riservato a pochi.

Voto:8

Ditemi se lo avete letto o se conoscete L autrice.

Alla prossima. Un beso 




giovedì 17 settembre 2020

Primavera

 Forse non lo sapete ma la primavera non fa parte solo del mondo atmosferico, ma anche dentro di noi. La natura super intelligente ha fatto si che il ciclo mestruale di una donna assomigli al ciclo delle stagioni.

Se ci pensate è proprio così che funziona: inverno è il periodo premestruale quando non abbiamo voglia di fare nulla, ci sentiamo spente e gonfie. Solo il letto ci sembra attraente. Poi arriva la primavera, il periodo post mestruo, dove ci risvegliamo dal letargo abbiamo voglia di uscire di farci belle e ci sentiamo più forti. L’estate è il periodo di massima attività, il periodo dell ovulazione più o meno quando il nostro organismo in teoria si prepara per il grande avvenimento. L autunno viene subito dopo e cominciamo a stancarci della gente e cominciamo a sentire la stanchezza del lavoro. E tutto ricomincia.

Conoscere in quale “stagione” si è può aiutare a capirci meglio e a organizzare la nostra vita senza incappare in delusioni. Per esempio è inutile programmare un super lavoro durante il periodo premestruale, non lo faremo bene, o non lo faremo affatto. Così come fare shopping... inutile non troveremo nulla che ci piace.

Al contrario il momento della primavera è perfetto per i lavori di casa per i progetti del mese, per le attività artistiche e via dicendo. Io mi trovo proprio in questa fase: oggi ho lavato le tende e pulito i vetri, fatto una torta, scritto il programma della settimana, lavato piatti, steso due lavatrici, tutto nel giro di 2 ore.... sono stupita di mE stessa lo ammetto e anche se la torta non è proprio bellissima, mi sento bene. Tutto questo non sarebbe successo una settimana fa quando solo passare L aspirapolvere mi dava il mal di testa.

Ci sono alcuni libri che parlano dell argomento, io ho scoperto questa cosa per caso da una ragazza che ne parlava. In realtà ognuna di noi è diversa, ma se ascoltiamo il nostro corpo, saremo in grado di organizzare la nostra vita in maniera più efficiente e soprattutto essere più gentili con noi stesse, e non pretendere troppo quando evidentemente il nostro corpo non è in grado di affrontalo. 

Quindi BE KIND TO YOURSELF è diventato il mio motto ultimamente. Di me c’è ne’ una sola, la devo trattare con gentilezza e amore.




lunedì 31 agosto 2020

Naked confession of adultery and infidelity di Kylie-Ladd

Faccio una premessa: ho scoperto che questo libro non è stato tradotto in italiano o almeno non ne ho trovato traccia per cui mi scuso con gli amici che non parlano inglese.

Questo libro mi è stato regalato molti anni fa ma non ho mai avuto la voglia di iniziare a leggerlo. Non lo so, stava lì nella mia libreria in compagnia di tutti gli altri e non veniva mai scelto. In realtà non mi piace molto leggere libri scelti da altri per me. Ci sono poche persone che conoscono veramente i miei gusti, quindi in generale preferisco sceglierli da sola. ( e Un giorno vi parlerò di come li scelgo) In questo modo se il libro non mi piace è solo colpa mia e non devo giustificarmi o sentirmi in colpa. In questo caso, visto che è passato molto tempo pazienza. Inoltre mi mette una certa ansia avere un libro sullo scaffale e non sapere di cosa parla. Così ho deciso che era arrivato il suo momento.

Kylie Ladd è una scrittrice freelance australiana a me assolutamente sconosciuta, ma pare che abbia vinto diversi premi.

Il libro è una raccolta Di racconti di tradimenti e infedeltà: i protagonisti sono mogli, madri, mariti ,figli che raccontano la propria storia analizzando gli avvenimenti a posteriori. Sembra quasi uno studio psicologico per capire le motivazioni del tradimento. Infatti ogni storia, raccontata in prima persona, scende nei dettagli psicologici e nelle conseguenze che un tradimento può causare. Non solo nella coppia, ma nella persona stessa che non torna più quella di prima. In realtà l’ho trovato interessante, ogni storia ha delle motivazioni, delle situazioni diverse. E ognuna ha le sue ragioni. La cosa che mi ha fatto riflettere è che quasi tutti non provano senso di colpa. E non tutti tradiscono perché  la situazione che vivono non è soddisfacente. Interessante anche il punto di vista di una figlia che vive la situazione in maniera talmente negativa che porterà le cicatrici per tutta la vita.

A chi può interessare? Bah ad un pubblico eterogeneo interessato all argomento o semplicemente curioso. Da sottolineare che le storie non sono assolutamente a base sessuale, ma è la parte emozionane che predomina sempre.

In generale ho trovato il libro modesto, non avendo una storia lineare ma una serie di storie diverse. Non è il mio genere di libro in quanto preferisco le storie con un inizio e una fine. Questa raccolta tuttavia l’ho trovata interessante ma comunque non degna di rimanere nella mia libreria. Per cui saluterò il libro e lo passerò ad un altra casa. 

Voto:6

Avete mai letto qualcosa sull’argomento? Avete qualcosa da consigliarmi?

Alla prossima

Chiara